Noodles Journal

Solo il mio modo di vedere le cose

Isn't it funny?

Ho fatto il diavolo a quattro per appropriarmi del blog, per renderlo personale. Ho tampinato per giorni un amico informatico, finché sfinito non è venuto a risolvere la faccenda. E perché, mi chiedo. In fondo già dai lidi di splinder scrivevo abbastanza poco, e quasi solo recensioni cinematografiche. Per abitudine. Se non andassi al cinema almeno una volta a settimana e non avessi preso la consuetudine di scriverne ogni volta sul blog… forse neanche quelle sarebbero arrivate. E non sarebbe stato un gran danno. Basta scorrere questo blog per accorgersi che gli ultimi scritti non brillano affatto. Dovrei andare parecchio indietro per ritrovare un post di mio gradimento.

Sono il proprietario di un loft a lungo ambito, ma che poi non sono riuscito ad ammobiliare. Giro tra le colonne, faccio slalom in un mare di spazio, godo di una buona veduta. Tutto perfetto, se non fosse che temo di aver sviluppato ultimamente un’incapacità di guardare prima ancora che di scrivere. Il problema è alla fonte ed è di quelli che ti fanno pensare, di quelli che invocano a gran voce una rivoluzione di intenti e vedute.

Mi sono sempre ripromesso di costruire questo blog secondo una pluralità di interessi, scrivendo un po’ di tutto, dal quotidiano alle letture, dagli ascolti al cinema. Volevo che fosse un florilegio di sapori, l’ho precipitato in un menu fisso. Un fast food di scrittura. Vorrei anche riempirlo di post, di sfoghi personali, anche ironici, di cose, fatti, pensieri. Ma ultimamente ogni intento giace in una piana d’aridità che sfida i deserti e si presenta altamente infettiva. Ho due file word con delle narrazioni avviate e lasciate lì a giacere senza che riesca a rigenerarle con qualche nuovo innesto. Nemmeno la pallida idea di una cornice in cui inserirli riesce a schiodarmi. Non capisco più se è mancanza di ispirazione o di volontà. Punterei per uno shakerato di entrambe.

Mi piacciono quei blog che si aggiornano quotidianamente, secondo uno stile preciso, vario, scritti bene. Mi piacciono ancor più quelli che puntano su un paio di post a settimana, per lasciar respirare e decantare gli scritti e i lettori.

Al momento temo sia difficile che il Noodles journal riesca ad emularli.

5 risposte a “Isn't it funny?

  1. Hachi 26 febbraio 2011 alle 13:20

    siamo in due, la fratellanza non si smentisce neanche stavolta -___-‘
    pure io ero partita in quarta con il nuovo blog e ora, il vuoto cosmico.

  2. zoe 26 febbraio 2011 alle 19:16

    Questo post di “sfogo” mi pare scritto bene, e comprendo cosa intendi dire.
    Probabilmente, delle volte, ti perdi nella ricerca della struttura perfetta trascurando la fluidità dei tuoi pensieri. Tuttavia è solo il mio parere, potrei sbagliarmi.

  3. noodles 28 febbraio 2011 alle 21:17

    sorè, devo dire però che forse questo post potrebbe fungere da spintone… forse riesco a scribacchiare qualcosa di nuovo e con ritrovato interesse.

    zoe, no più che altro è che proprio non mi vengono le parole giuste e allora o lascio perdere proprio o scrivo (nel caso delle recensioni) delle cose senza il minimo di partecipazione. come una macchinetta.

  4. cinemante 8 marzo 2011 alle 16:38

    In generale i tuoi post mi sembrano scritti molto bene e poi riesci a inserire queste tue caratteristiche “inquadrature” di vita quotidiana che ti invidio e sono un condimento fantastico per chi vuol gestire un blog dai mille sapori. Anch’io ho alcuni file word sommersi dalal polvere del tempo e che ogni tanto riprendo, guardo e rimetto a posto, ahimé. Faccio una sola delle dieci cose che vorrei fare e neanche bene.

  5. noodles 8 marzo 2011 alle 18:44

    grazie. devo dire che questo post ha avuto un effetto esorcistico. A meno che non si torni indietro (e spero di no) ultimamente sembra che la dea bendata (ma non tanto) della creatività stia di nuovo mettendosi all’opera.
    “Faccio una sola delle dieci cose che vorrei fare e neanche bene.”
    questa frase potrei appendermela nella stanza!

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