Noodles Journal

Solo il mio modo di vedere le cose

Crying fist (Jumeogi unda, Ryoo Seung-wan, 2005)

Due uomini battuti dalla vita, un ex pugile, vincitore di un argento ai passati giochi olimpici asiatici, ridotto sul lastrico ma desideroso di conquistare il rispetto di suo figlio e un ragazzo che in galera trova nella boxe un modo per riscattarsi e riabilitarsi agli occhi della famiglia (la cui unica entità ancora in vita è una nonna che sta smarrendo la memoria). Diviso in due (forse anche un po’ troppo) da un racconto alternato il film segue parallelamente le vicende dei due destinati a confrontarsi nel finale sul ring per contendersi il titolo di campione amatoriale.
Ciò che più colpisce nel film, a parte la sua vena melodrammatica, è lo stile visivo scelto da Ryoo, fatto di un montaggio frenetico ma non eccessivo e soprattutto di una magnifica fotografia sovraesposta che predilige i verdi e i rossi per raccontare l’inferno dei personaggi e il livore accumulato nelle loro vite. Gran prova di Choi Min-sik, affiancato/contrapposto al giovane e altrettanto bravo Ryoo Sung-bum.

Un post in attesa*
*che forse attenderà un po’ perché stasera è la serata del Sorcio!!!

3 risposte a “Crying fist (Jumeogi unda, Ryoo Seung-wan, 2005)

  1. honeyboy 28 ottobre 2007 alle 16:35

    uh, questa serie di post asiatici merita che io prenda appunti sul bloc notes!
    non ne ho visto nessuno!

  2. kekkoz 28 ottobre 2007 alle 16:57

    uuuuuu quello è barking dogs never bite! barking dogs! never! bite!

    (crying fist non l’ho mai finito perché, ehm, mi mancava, ehm, il terzo terzo, ehm, della, ehm, pellicola – i primi due terzi erano fenomenali, però ^^)

  3. NoodlesD 29 ottobre 2007 alle 15:29

    @honey, anche per me erano tutte prime visioni!

    kekkoz, si è lui! è lui!
    (anche l’ultima parte lo è)

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